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          | XKAP1111: storia di un Sogno! | 
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      Nell'estate del 1998,  accompagnato da Riccardo Cucinotta, ho preso il punto col GPS della  spiaggia di Torre Faro, vicino a Messina.      
       Questo è l'inizio di  un Sogno! 
      Nel mese seguente ho  fatto diversi tentativi di attraversamento dello Stretto, in quel  momento avevo a disposizione un Advance Epsilon 2, un paio di volte  ci sono arrivato così vicino che sono sicuro che con una vela un po'  più veloce sarei tranquillamente arrivato. 
      Ora le vele odierne  sono veramente molto più attrezzate alla bisogna, per cui il  problema della traversata finale mi è parso decisamente minore  rispetto alle difficoltà che avrei dovuto affrontare per raggiungere  Scilla. 
      Passano gli anni,  faccio diversi “voli bivacco” sulle Alpi, comincio a mettere a  fuoco il mio “Sogno Ultimo” rispetto al volo bivacco: partire da  casa mia ed arrivare a Torre Faro sorvolando tutta la catena degli  Appennini... in pratica tutta l'Italia... 
      Ma gli anni passano, a  volte impietosamente, il mio Sogno lo sento sempre più lontano, le  mie forze sempre di meno e il denaro necessario per realizzarlo  sempre più difficile da reperire... ne parlo così, ogni tanto, come  di qualcosa di lontano ed irrealizzabile... 
      Un mio Amico comincia a  sognare con me, si dà da fare per trovarmi qualche sponsor che mi  aiuti a sopportare le spese, non è facile... sembra che tutto  taccia, ad un certo punto l'Amico, Maurizio Bolzoni, mi chiede con  quale cifra minima posso iniziare. 
      Calcolo che la Skywalk,  la ditta per la quale volo abitualmente, mi aiuti riguardo ai  materiali, divido per due la cifra rimanente che immagino di dover  spendere (oltre ai materiali di volo) e gliela comunico... qualche  giorno dopo mi dice “quella cifra è disponibile, datti da fare per  preparare il tuo viaggio\avventura!”, accolgo la notizia  freddamente e distrattamente, ho bisogno di tempo per digerirla...  dopo due giorni realizzo che è VERO e che questa volta ho la  possibilità REALE di vivere il mio Sogno! 
      Mi butto a capofitto  nella preparazione del viaggio, che gioia! 
      Tra l'altro  nell'ambiente di volo in Piemonte è circa un anno che l'aria è  irrespirabile... dirigere i pensieri verso del Volo Vero piuttosto  che a questa situazione non degna del Volo Libero è sicuramente  positivo! Così, prima ancora di iniziare il viaggio comincia a  prospettarsi quello che sarà il suo “leitmotiv”: “trasformare  le difficoltà in opportunità” (motto di Beppe Vercelli). 
      Si forma uno Staff di  persone che mi aiutano nei vari problemi collaterali: ricerca di  sponsor, creazione di un sito internet, di una pagina Facebook e  varie... 
      Lo Staff è composto da  Elena, Maurizio, Pietro, Diego e Matteo, io naturalmente ho il  compito di volare fisicamente... con la ricerca di sponsor siamo poco  fortunati ma otteniamo, con l'aiuto della Fivl, il patrocinio del  Comune di  Torino che, tra l'altro, quest'anno è la capitale Europea  dello Sport... per una volta tanto il Volo Libero sarà presente e  (spero) non nella cronaca degli incidenti! 
      Alcuni piloti e realtà  del volo hanno voluto contribuire restando anonimi... Grazie! 
      Si aggiunge un altro  sponsor tecnico, si tratta della Revo che mi fornisce degli splendidi  occhiali studiati ad hoc con una tecnologia particolare che mi  aiuteranno non poco durante la mia avventura! 
      Da mesi attendo la vela  Skywalk Cayenne 5, l'ho già vista in fase di progettazione e sono  sicuro che sia un compromesso ideale tra le buone prestazioni e la  sicurezza che mi servono in questo genere di volo... ma la vela tarda  ad arrivare... alla fine la stagione avanza... non ne posso più di  aspettare e quindi parto da Bielmonte il 27 maggio con il mio Chili  3... 
      Comincio a vivere il  mio Sogno! 
      Tutto lo Staff comincia  a viverlo!  
      Tramite il sito  Xkap1111.it e la pagina Facebook Xkap1111 molti piloti cominciano a  viverlo intensamente ed a sognare con me!  
      Sono veramente molti,  circa 1500 quelli che seguono l'evento tramite il sito e  pagina FB  ed oltre 200 quelli che ho poi fisicamente incontrato! Citarli tutti  trasformerebbe questo articolo quasi un elenco telefonico e quindi in  questa sede non è possibile, devo però segnalare che i più  entusiasti sono stati, sin dall'inizio, Carlo dall'Emilia, Giuseppe,  Angela e Francesco dalla Calabria (ora sto preparando il libro dove  ci sarà il giusto spazio per tutti!). 
      Nel primo giorno volo  per oltre 120 km, nei giorni seguenti la situazione cala e nel  Cuneese trovo gli unici 5 giorni di vero maltempo di tutto il  viaggio. 
      Comincio ad avere  qualche problema alla schiena, non ci bado troppo e tiro avanti. 
      La meteo funziona a  fasi alterne e i miei voli anche... alcuni sono molto simpatici,  altri molto faticosi e poco concludenti... ma nel complesso procedo  abbastanza bene, mi esercito a trasformare le difficoltà in  opportunità. 
      Ristano dei vecchi  decolli dimenticati e, alcune volte, con dei voli fortunati faccio si  che i piloti locali li rivalorizzino e riutilizzino! La Traccia di  volo comincia ad essere impressa nell'Italia! 
      All'inizio dell'Emilia  arriva finalmente l'agognato Cayenne 5... la qualità e piacevolezza  dei miei voli aumenta considerevolmente!!! 
      In alcuni casi dopo un  buco risalgo velocemente in decollo con una ventina di kg. Sulla  schiena... lì per lì non mi rendo conto che sto un po' esagerando  mettendo le basi per quello che sarà poi il più grande ostacolo di  questo viaggio...  
      Molti piloti continuano  sorreggermi, ospitarmi e darmi preziose informazioni, in ogni regione  dove sono passato... è stato molto bello, oltre al volo, venire a  contatto con tutte queste realtà bellissime e diversissime tra loro! 
      Quando arrivo in Umbria  e Marche la schiena comincia a darmi forfait!  
      Un paio di giorni di  riposo, un trattamento osteopatico e riparto, atterro in Abruzzo  piegato dal dolore... altri trattamenti, una flebo di antidolorifici  ed antiinfiammatori, due giorni di riposo e tento di ripartire... la  schiena non mi segue proprio, devo fermarmi ancora. 
      Sosto a Teramo altri  sei giorni, dove vengo coccolato dai piloti locali (i Terama rri),  altri trattamenti, infiltrazioni di cortisone e tanto, tanto  riposo... 
      Riparto dal Gran Sasso,  dopo un bel volo atterro a Campo di Giovi sotto la Maiella, piego la  vela a quattro zampe e non riesco quasi a mettermi in piedi... 
      Non so più cosa fare  né cosa tentare, ma non riesco a camminare e di volare domani è  fuori discussione. 
      Penso che non potrò  proprio continuare, i piloti locali e i piloti dal sito e dalla  pagina FB mi sostengono, Gorio Mandozzi (un pilota di ala rigida di  Macerata che mi ha già trattato due volte) affronta un lungo viaggio  per cercare di raddrizzarmi ancora, nel frattempo mi dà degli  esercizi da fare durante la notte per alleviare il dolore e  sbloccarmi un po'... funzionano abbastanza e la mattina successiva  deambulo, anche se a fatica. 
      Il giorno dopo tento di  ripartire dalla Maiella, pessimo volo ma atterro in condizioni  fisiche “umane”, la speranza comincia a riaffacciarsi. 
      Gorio mi raggiunge, mi  tratta, mi porta di nuovo a Tocco di Casauria, mi fa fare un voletto  serale per testare la mia resistenza al volo... cambio anche gamba  con la quale accelero più frequentemente (questo semplice  accorgimento sembra dia buoni frutti)... all'atterraggio mi tratta  ancora per un'ora e mezza e mi fornisce tutti i consigli possibili  per riuscire a proseguire il viaggio. 
      Io provo a proseguire  ma non sono in grado di fare lunghi tragitti con la vela in spalla,  quindi chiamo in aiuto Elena, la mia compagna, che mi farà da  equipaggio di appoggio per raggiungere i decolli successivi, da  questo momento il mio viaggio non sarà più definibile un volo  bivacco ma un viaggio di volo... mi dispiace molto aver cambiato  questa regola “in corsa” ma è stata la condicio sine qua non per  proseguire l'avventura. In questo modo rinuncio alla parte bivacco  ma, forse, riuscirò a salvare completamente la parte del volo! 
      Decollo da Tocco ed  atterro dopo un volo abbastanza difficile vicino a Gioia dei Marsi  dove vengo raggiunto da Elena. 
      Da qui la schiena va a  fasi alterne ma, in qualche modo, pur con qualche apprensione, mi  permetterà di continuare il viaggio sino alla fine. 
      In alcuni voli le  condizioni mi permettono solo piccole distanze ma in alcuni faccio  anche dei voli sopra i 120 km... insomma, continuo nel mio esercizio  di trasformare le difficoltà in opportunità e, volo dopo volo, pian  piano arrivo a Scilla, davanti a Torre faro. 
Mi preparo all'ultimo  balzo della mia avventura: l'attraversamento dello stretto sino a  Torre Faro! 
Oltre ad Elena ci sono  vari piloti calabresi ed in particolare Angela e Francesco che hanno  vissuto entusiasticamente sin dall'inizio questo viaggio come  sostenitori o tifosi ed ora entrano nell'avventura, a pieno diritto,  come protagonisti! 
Il primo giorno di  tentativi è il 12 luglio, andiamo in decollo che è praticamente in  nube... facciamo Messico per oltre un'ora e mezza... poi decollo ma,  viste le scarse condizioni, non penso proprio di tentare la  traversata e non indosso neanche il salvagente. 
In volo la giornata  migliora leggermente, faccio dei piccoli test, poi tiro il traverso,  arrivo sino al punto di “non ritorno” , probabilmente passerei  senza problemi ma, senza il salvagente, preferisco non insistere...  torno indietro, risalgo il costone, faccio top, naturalmente “plin  plin”, indosso il salvagente e ridecollo. 
Questa  volta sono  convinto di farcela, fatico un poco a salire di quasi 300 m. sopra il  decollo e parto con circa 770 msl., sia per il tentativo di prima che  per l'ultimo consiglio che mi ha regalato Gianfranco (il primo  trasvolatore dello stretto) decido di tenere una rotta ancora più  esterna. 
BINGO!!! Trovo una  perfetta linea di tenuta e il mio fidato Cayenne 5 vola veloce e con  efficienza prossima al 10 verso la Meta!  
Arrivo a circa 40 kmh.  senza neanche dover tirare la terza pedalina: incredibile! 
Non c'è stato un punto  di non ritorno, tutta la traversata è stata fatta in massima  sicurezza ed avanzo quasi 300 m. di quota all'arrivo!  
Neanche nel più roseo  Sogno potevo sperare in qualcosa di meglio! 
Mi trastullo e mi beo a  girare intorno al Pilone di Torre Faro, smaltisco la quota ed  atterro... RAGGIANTE! 
      Il Sogno si è  realizzato! 
      Elena, Angela e  Francesco arrivano in traghetto, festeggiamo insieme con una granita  siciliana prima di rientrare (giusto per non smentirci, la sera  rifesteggiamo con pesce a Reggio...). 
      Che devo dire? Una  bellissima “Favola di Volo”, a lieto fine! 
      Ma non solo: la Traccia  per l'Italia c'è stata veramente ed io ne conservo buona parte  dentro di me. 
      Ho la presunzione di  “sentire” che anche molti di quei piloti che mi hanno incrociato  e si sono lasciati coinvolgere siano, in qualche modo, contagiati  dalla Traccia ed auguro a tutti loro di poter realizzare il loro  Sogno di Volo e di Vita! 
      Grazie a tutti Voi e  spero di incontrarvi nuovamente! 
      Pierandrea  | 
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